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Come conservare il pesto

Il profumo del pesto fresco, a base di basilico, aglio pinoli e olio extravergine di oliva, fa subito pensare alla bella stagione, periodo in cui la pianta da cui è ottenuto vede appunto la sua fase di maggiore crescita; tuttavia, come ogni amante della salsa verde più famosa al mondo sa bene, sarebbe davvero un peccato privarsene durante il resto dell’anno. Quindi come conservare il pesto più a lungo e assaporare un po’ di estate anche nei mesi invernali? Vediamo quali accorgimenti possiamo adottare.

Il pesto, una tradizione ligure

Il pesto è una ricetta tipicamente ligure che vede protagonista il basilico genovese di Prà, un’eccellenza tra i prodotti tipici nostrani. Nonostante esistano numerose varianti, la ricetta ufficiale, quella garantita dal consorzio, vuole che si impieghino i seguenti ingredienti:

  •   il basilico genovese DOP, o comunque quello coltivato nella Riviera Ligure di Ponente e Levante fino a un massimo di 400 metri di altitudine. Il metodo tradizionale consiglia di cogliere le foglie più piccole e giovani, poi pulite con un panno per non danneggiarle;
  •   i pinoli italiani;
  •   l’aglio, possibilmente di Vessalico, presidio Slow Food, coltivato nella Valle Arroscia in provincia di Imperia;
  •   il pecorino sardo;
  •   il Parmigiano Reggiano;
  •   il sale grosso ;
  •   l’olio extravergine di oliva ligure, che ha note fruttate, ma è altresì equilibrato, e non va a prevaricare sugli altri sapori.

Il metodo tradizionale di preparazione prevede l’utilizzo del mortaio, recipiente in marmo dove si mescolano tutti gli ingredienti che verranno poi sminuzzati e amalgamati con un pestello in legno. Tuttavia, oggigiorno solo i più nostalgici sono fedeli al mortaio, mentre la maggioranza preferisce usare un mixer, più pratico e veloce.

Il pesto è il condimento ideale per la pasta, ma anche per farcire tartine e focacce, e con un po’ di fantasia, lo si può impiegare per mille ricette.

Come conservare il pesto alla genovese

Il pesto può essere conservato in tre modi diversi, che variano a seconda di quanto a lungo lo vogliamo preservare. Questi metodi sono il congelamento, il sottovuoto e la conservazione in frigorifero.

Come congelare il pesto fatto in casa

Il sistema più efficace prevede l’utilizzo di stampini da ghiaccio in silicone, tenendo conto che a un singolo stampino corrisponde un quantitativo di pesto sufficiente per condire 80 grammi di pasta. Una volta preparato il pesto, sarà sufficiente versarlo nell’apposita formina, coprirlo con pellicola trasparente e metterlo in freezer per una notte almeno. Trascorso un tempo sufficiente si possono estrarre i cubetti di pesto e metterli in un sacchetto di plastica apposito per cibi congelati.

Questo metodo promette la conservazione del pesto per parecchi mesi.

Per farlo scongelare si consiglia di lasciarlo a temperatura ambiente, senza metterlo a bagnomaria o nel microonde.

Una nota importante da aggiungere: alcuni consigliano di unire il formaggio al pesto solo dopo averlo tolto dal freezer e non durante la preparazione iniziale. Un altro segreto che permette di conservare intatte le sue proprietà organolettiche consiste nel riporlo nel congelatore appena pronto.

Come conservare il pesto fatto in casa sottovuoto

Una valida alternativa per chi non vuole congelare il pesto è la conservazione sottovuoto. Per mettere in pratica questo sistema occorre procurarsi dei vasetti in vetro con chiusura ermetica che dovranno essere precedentemente sterilizzati tramite bollitura. A questo punto bisogna asciugare i barattoli e mettervi il pesto all’interno; dopo aver chiuso bene il coperchio occorre avvolgerli in un canovaccio e metterli a bollire completamente coperti d’acqua per almeno venti minuti. Infine lasciare i vasetti a raffreddare e conservarli in un luogo buio e asciutto.

Come conservare i vasetti di pesto in frigo

Il pesto può essere conservato anche in frigorifero, ma per un tempo limitato rispetto ai due metodi precedenti di circa un massimo di sei, sette giorni. Anche in questo caso bisogna munirsi di vasetti in vetro con imboccatura larga per permettere una pulizia ottimale dei bordi. Il pesto va versato nei vasetti e poi ricoperto da uno strato di olio che combatte l’ossidazione e la formazione di muffe.

Conservare il pesto per l’inverno è semplice

Chi ha detto che un buon pesto si può mangiare solo in primavera ed estate? Seguendo i metodi che abbiamo illustrato su come conservare il pesto fatto in casa potrete assaporare questa salsa fredda ogni volta che ne avrete voglia e utilizzarla per sbizzarrirvi in cucina.

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